Terra cruda, una sofisticata tecnica di stampa 3D 100% made in Italy e poco altro. Così, in un angolo della pianura emiliana, nasce il progetto TECLA, una crasi tra Technology e Clay, un fulgido e concreto esempio di architettura sostenibile e di costruzione ecologica. Anche ai piani alti della mondo green il progetto messo a terra da due eccellenze italiane, come WASP (World’s Advanced Saving Project) specializzata nella stampa 3D a scala architettonica e Mario Cucinella Architects, studio noto per l’impegno nell’architettura bioclimatica, non è passato inosservato. Infatti TECLA è stato l’unico progetto italiano selezionato per la mostra virtuale Build Better Now, organizzata in occasione della COP26 di Glasgow. Insieme ad altri 16 esempi d’eccellenza nel campo dell’edilizia sostenibile, ha rappresentato una delle risposte più concrete e replicabili alla crisi climatica ed energetica.
Non una soluzione, ma un esperimento (riuscito)
TECLA non ha l’ambizione di essere una soluzione definitiva al problema dell’inquinamento da edifici, responsabile di circa il 38% delle emissioni di CO2 globali, ma è un esperimento. Riuscito, aggiungiamo, perché la costruzione si completa in circa 200 ore, senza bisogno di trasporti, rifiuti da cantiere e con una minimo utilizzo di additivi chimici. Questo rende TECLA un esempio perfetto di casa a impatto quasi zero. Il cuore del progetto è la stampante 3D Crane WASP, una macchina modulare che costruisce la casa strato dopo strato. Il materiale usato è un impasto naturale composto da:
- terra locale
- acqua
- fibre vegetali
Un’abitazione autosufficiente, organica e altamente sostenibile, che guarda con concretezza al futuro dell’architettura e alla crisi ambientale in atto.
Non siamo qui per dire che tutte le case del mondo saranno così – ha dichiarato l’ideatore del progetto, l’architetto Mario Cucinella, – ma la vera rivoluzione della stampa 3D è dare alle persone la libertà di costruire con le proprie risorse, senza dipendere dalla grande industria.
Dalla realizzazione agli arredi interni, alcuni dei quali realizzati con la stampante 3D, tutto in TECLA è stato realizzato con l’obiettivo di essere a minimo impatto e, laddove possibile, riutilizzato o riciclato. Un perfetto esempio di modello abitativo circolare.
La terra cruda, un tuffo nel passato per guardare avanti
Costruire con la terra cruda è una scelta sostenibile e vantaggiosa, perché essa è naturale e facilmente reperibile. I processi di estrazione e trasporto delle materie prime, estremamente gravosi dal punto di vista sia economico che ambientale, vengono così e drasticamente ridotti. Per essere lavorata e utilizzata poi non richiede di procedimenti industriali complessi, se non l’uso minimo di qualche additivo per migliorarne durabilità e resistenza. È un materiale antichissimo che, grazie alla tecnologia, può essere ripensato per il futuro.
Per realizzare l’involucro è stato seguito un procedimento ottimizzato seguendo tre parametri, legati al clima:
- la ventilazione, garantita dalle cavità di uno strato esterno di terra stampata;
- l’isolamento termico, ottenuto riempiendo le cavità interne della terra stampata con lolla di riso, un sottoprodotto industriale;
- la massa termica, controllata dalla profondità delle nervature esterne.
La possibilità di adattare questi parametri a seconda delle condizioni esterne rende questo prototipo di casa replicabile a tutte le latitudini. Questo è molto centrale nel progetto di Cucinella, perché questo tipo di moduli abitativi sono stati primariamente pensati per contrastare la crisi abitativa in quei luoghi dove disastri naturali e migrazione climatica rendono costruire velocemente e con risorse locali una necessità impellente.

Ecologica, ma anche confortevole e funzionale
TECLA è stata pensata per richiamare forme naturali, per avere il minimo impatto ambientale possibile e per essere facilmente realizzabile, senza sacrificare però gli standard qualitativi di abitabilità. Le sue forme curve e organiche sono ispirate alla natura: sembrano nidi o tane, pensate per garantire benessere abitativo, tutto l’anno l progetto ha una forma organica, una composizione di due cupole che, attraverso una curva sinuosa e ininterrotta, culminano in due lucernari circolari, fondamentali in fase di costruzione per far poggiare le stampanti. Le sue cupole autoportanti offrono:
- luce naturale abbondante
- ventilazione passiva
- comfort termico tutto l’anno.
«L’estetica di questa casa è il risultato di uno sforzo tecnico e materico – spiega Cucinella – non si è trattato solo di un approccio estetico».
Una casa modello, un progetto scientifico
L’idea di Cucinella è che se prendessimo ad esempio il design architettonico pre-industriale, potremmo creare edifici che non danneggiano il pianeta. Come esempio le strutture antiche, costruite senza consumo di energia. Il prototipo di TECLA è in parte una casa modello, in parte un progetto scientifico. Attualmente è sottoposto a test di performance strutturale e termica, un passaggio fondamentale prima dell’inizio della costruzione vera e propria destinata alle persone. Presto potrà diventare il capostipite di un nuovo modo di costruire, economico, rapido e sostenibile. Un’architettura circolare che rispetta il territorio e mette la tecnologia al servizio delle persone.