Con l’arrivo della direttiva europea sulle Case Green, l’edilizia entra in una fase di trasformazione radicale. In questo contesto di rapido cambiamento nasce Oasi: un’ecosistema di connessioni che punta a creare una nuova piattaforma a supporto di professionisti, imprese e istituzioni, dove creare legami professionali e costruire un nuovo modo di operare, più sostenibile e orientato al futuro.
Pensare, progettare e costruire gli spazi dove trascorriamo le nostre vite cambierà per sempre. Non si tratta di una moda, la transizione ecologica è una realtà imminente e si concretizza con le sempre stringenti norme europee. L’obiettivo è chiaro: abbattere l’impatto ambientale degli edifici lungo l’intero ciclo di vita, ridurre i consumi energetici e migliorare il comfort abitativo, senza rinunciare alla qualità e alla funzionalità. Per riuscirci, serve una filiera informata, unita e pronta a collaborare. In questo scenario prende vita OASI – Officina di Architettura Sostenibile e Innovativa – un network nato per connettere i protagonisti del settore edilizio, dai progettisti alle aziende, con l’obiettivo di unire idee, visioni, competenze e prodotti innovativi per affrontare insieme le sfide future.
Un supporto per affrontare le sfide della sostenibilità
La Direttiva europea sulle Case Green (EPBD) impone standard rigorosi per edifici nuovi e ristrutturazioni, puntando a un patrimonio edilizio a emissioni zero entro il 2050. Si tratta pertanto di una rivoluzione che chiama in causa l’intera filiera: architetti, ingegneri, imprese, produttori di materiali, tecnologie e istituzioni. OASI nasce per dare un supporto concreto sia ad aziende che propongono materiali all’avanguardia, da un lato, e professionisti come architetti, ingegneri e geometri che si confrontano quotidianamente con sfide crescenti e nuove richieste, dall’altro. Il network dunque ha come obiettivo primario quello di essere una piattaforma di supporto, scambio e collaborazione in un comparto che, storicamente, soffre di frammentazione e lentezza nel cambiamento.
Il futuro è oggi, il cambiamento non attende
L’urgenza è reale: secondo il Sesto Rapporto dell’IPCC, gli edifici sono responsabili del 21% delle emissioni globali di gas serra, che salgono al 31% se si considera solo la CO₂. In Europa, rappresentano il 40% del consumo energetico e il 36% delle emissioni di CO₂. Un dato che rende il settore centrale nelle politiche del Green Deal europeo, che mira a una riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. In aggiunta, se analizziamo il caso italiano, il quadro risulta ancora più complesso. Secondo ENEA, oltre il 60% del patrimonio edilizio nazionale rientra nelle classi energetiche meno efficienti (F e G). Entro il 2030, gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe E, quelli pubblici e non residenziali la classe D. Un’impresa colossale, che richiede un nuovo approccio: integrato, collaborativo, orientato al futuro.
Una rete dove le migliori energie entrano in circolo
Qui che entra in gioco OASI. Non chiamatelo progetto, si tratta un ecosistema vivo e dinamico di relazioni, idee e competenze. «OASI nasce da una visione imprenditoriale ambiziosa: creare uno spazio concreto e innovativo dove i protagonisti del mondo delle costruzioni possano incontrarsi, collaborare e generare valore – spiega William Di Fazio, fondatore e Ceo del network – la community OASI mette insieme progettisti, imprese, artigiani e tecnici, offrendo loro un luogo – fisico e digitale – in cui partecipare a eventi, accedere a gare, condividere competenze e costruire un nuovo modo di operare, più sostenibile e intelligente. Al fianco di questa rete operano i partner: aziende tecnologiche, produttori di materiali innovativi, enti e istituzioni, che offrono soluzioni tecniche e una visione industriale integrata nei progetti reali».
Insieme, per un nuovo modi di abitare
OASI si configura così come una piattaforma poliedrica che mette in rete gli attori più innovativi e dinamici di un settore in profondo mutamento. È un hub sia logistico, che un luogo fisico di confronto e crescita, ma anche uno spazio crossmediale dove attivare connessioni e sviluppare idee, incontrarsi e mettere a terra nuovi progetti. Una vera e propria officina della transizione ecologica per l’edilizia. Pertanto in un momento decisivo per il futuro del nostro modo di costruire e abitare OASI vuole essere il punto di riferimento per chi ha deciso di farsi trovare pronto. Uno spazio per formarsi, informarsi e creare sinergie. Un luogo, reale e virtuale, dove progettare insieme il cambiamento.